Franco Zeffirelli calunniato pesantemente dopo la scomparsa: "Si era costruito un'immagine perbenista"
Franco Zeffirelli si è spento il 15 giugno 2019, dopo 96 anni di vita dedicata all'arte del cinema e del melodramma.
Tuttavia, da personaggio controverso qual era, dopo la sua morte non è stato omaggiato (solamente) da pensieri smielati.
Anzi, a farsi avanti con un editoriale graffiante e a suo modo sincero è stato un big della musica e della cultura che con il regista aveva avuto conflittuali trascorsi.
Zeffirelli criticato anche dopo la scomparsa
Infatti, il critico musicale Paolo Isotta non ci è andato giù affatto leggero e ha snocciolato alcune delle caratteristiche meno edificanti del regista:
Era un retore. Si fingeva cattolico, figuriamoci. Si fingeva un adepto di "Dio-Patria-Famiglia". Figuriamoci.
E ha continuato con altre durissime parole:
Ha fatto il parlamentare per Berlusconi, disprezzandolo: avevano troppi tratti in comune.
Accuse di omosessualità
Isotta ha poi piantato il coltello nella carne del defunto sceneggiatore con delle frasi a dir poco pesanti:
Se c'era una r******, ma proprio una r******, non un omosessuale (termine clinico che peraltro mi spiace), era lui. Ma da quando s' era costruito un' immagine perbenista, raccontava panzane del tipo: “Avrei un'inclinazione spirituale ma, da cattolico, non l' ho mai praticata”.
Insomma, un vero e proprio attacco frontale a Zeffirelli, a cui questo non potrà mai rispondere - purtroppo o per fortuna.
Il passo indietro di Isotta
Tuttavia, dopo aver enumerato le qualità meno ammirabili e quasi “lucignolesche” del regista toscano, Isotta si è arreso all'evidenza: oltre l'uomo, rimane l'arte, la creazione:
Era falso, era cattivo (e anche molto buono), era intelligente: anche se faceva il "cretino". Tutte le parti negative scompaiono con la sua vita. Resta il genio.
Come dargli torto! E tu sapevi di tutti questi pettegolezzi su Zeffirelli? Lasciaci il tuo commento e condividi le rivelazioni postume con gli amici!
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